La Gazzetta Ufficiale n. 84 dell’11 aprile 2016 dà il via a numerosi incentivi per chi decide di investire nelle start up innovative. Questo nuovo modello d’impresa venne introdotto dal Governo nell’anno 2000 con l’obiettivo di creare uno strumento di legge che mirasse ad incrementare l’accesso al credito da parte delle PMI. Oggi i vantaggi legati a questa tipologia di imprese sono stati prorogati nuovamente. Nello specifico si tratta delle agevolazioni fiscali per il 2016, che possono essere suddivise a seconda che si rivolgano a soggetti passivi IRPEF (le persone fisiche) o IRES (le società giuridiche).
Agevolazioni tributarie per le persone fisiche:
Le persone fisiche che investono in start-up innovative usufruiranno del 19% di detrazioni dall’IRPEF lorda per conferimenti fino a 500.000 euro nel capitale sociale. Il valore sale al 25% per le start-up a vocazione sociale e al 27% nel caso di start-up legate a progetti con alto valore tecnologico in campo energetico. Se la detrazione supera l’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione dall’Irpef dovuta nei periodi di imposta successivi (ma non oltre il terzo), fino al completamento della somma.
Agevolazioni tributarie per le imprese:
Per i soggetti passivi IRES (le società) i vantaggi si riflettono nella possibilità di portare in deduzione fino al 20% dei conferimenti rilevanti effettuati, con un tetto massimo di 1,8 mln di euro.
Ugualmente ai benefici per le persone fisiche, anche in questo caso le percentuali raggiungono il 25% se le start-up sono a vocazione sociale e il 27% se sono legate a progetti con alto valore tecnologico in campo energetico. Il limite massimo per queste agevolazioni è fissato a 15 milioni di euro per ciascuna start-up innovativa in cui si investe.
Ma chi può davvero beneficiare degli incentivi fiscali per il 2016?
Il bonus 2016 può essere utilizzato solo dai soggetti passivi IRPEF (persone fisiche, enti non commerciali, imprenditori individuali, soggetti che producono redditi in forma associata), dai soggetti passivi IRES, dalle società semplici, dalle società equiparate a quelle di persone (società di armamento, società di fatto, associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni) e infine dalle imprese familiari.
I soggetti esclusi sono invece le start-up innovative, gli incubatori certificati e gli OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio), le altre società di capitali che investono prevalentemente in start-up innovative e tutti quei soggetti che superano la soglia del 30% in almeno uno dei tre termini seguenti: diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria, partecipazione al capitale o di patrimonio dell’azienda.
Quali sono gli investimenti agevolabili?
L’agevolazione è fruibile sia nel caso in cui venga realizzato un investimento diretto, sia se lo stesso è effettuato tramite intermediari e si applica tanto nei conferimenti all’atto di fondazione di una nuova società, quanto per gli aumenti di capitale.