La maggior parte delle imprese italiane sono società a responsabilità limitata di piccole e medie dimensioni e, per le loro esigenze di capitale, esse ricorrono quasi integralmente al finanziamento bancario. In realtà ci sono anche altre modalità di finanziamento a cui, fino a poco tempo fa, potevano accedere solamente le S.p.a. e le S.a.p.a.: le obbligazioni.
Le obbligazioni sono titoli di debito che l’impresa emette verso il mercato per finanziarsi e attribuiscono, a chi le acquista, il diritto al rimborso del capitale prestato, e degli interessi che maturano sulla somma prestata. In pratica l’obbligazione è una forma di investimento per il soggetto acquirente e un meccanismo di finanziamento per l’impresa che li emette.
Le società a responsabilità limitata possono tuttavia emettere questo tipo di titoli, solo se ciò è espressamente previsto dall’atto costitutivo e la decisione di procedere all’emissione compete esclusivamente agli amministratori della società o all’assemblea dei soci.
La normativa non specifica il limite quantitativo massimo per l’emissione nelle S.r.l., a differenza invece delle S.p.a. e delle S.a.p.a. dove il codice civile stabilisce che la società non può emettere una somma che ecceda il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
In un periodo di forte stretta creditizia come quello attuale, l’opzione migliore potrebbe essere rivolgere l’attenzione verso altri canali di finanziamento come questo. Basta solo conoscerli e comprendere il loro funzionamento.
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