Il rent to buy è un formula contrattuale innovativa che consente a chi acquista di ottenere l’immediato godimento di un bene, posticipandone il momento dell’ acquisto. Tale patto sorge dall’unione di due obbligazioni differenti: il contratto di affitto e il contratto di vendita.
Ad oggi abbiamo visto l’applicazione di questa modalità contrattuale soprattutto nel settore immobiliare (per l’acquisto di una casa) ma, a seguito di una ricerca promossa dalla Fondazione italiana del Notariato, in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dal Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Firenze uscita pochi giorni fa, si vuole applicare questo modello anche al trasferimento d’azienda, rendendo più semplice per le aziende trovare compratori e dando modo all’acquirente di ottenere il godimento dei beni dell’azienda senza corrispondere fin da subito l’intero prezzo.
Nel caso specifico del “Rent to Buy Aziende”, la fusione avverrebbe tra un contratto di affitto d’azienda e un preliminare di vendita, che darebbe modo all’acquirente di pagare un canone periodico (“rent”) e successivamente divenire proprietario (fase “buy”) in un periodo di tempo prefissato attraverso l’acquisto vero e proprio e il pagamento del relativo prezzo, dal quale vengono sottratti, in tutto o in parte, i canoni pagati in precedenza con l’affitto.
Così facendo, l’acquirente ha la possibilità di entrare in azienda da subito, dietro versamento di una caparra confirmatoria, che in genere è pari al 25-30% del prezzo di compravendita (concordato inizialmente e bloccato fino al momento dell’acquisto vero e proprio). In seguito il compratore verserà ogni mese un normalissimo canone di affitto d’azienda, per arrivare poi al rogito finale di compravendita e l’operazione sarà strutturata di modo che il cessionario dovrà versare, all’atto della cessione, il rimanente 50%. In questo caso un altro vantaggio per chi acquista è la possibilità di pagare la parte finale in un secondo momento e dopo aver avuto la possibilità di conseguire utili attraverso la gestione dell’impresa nella fase precedente all’acquisto. Infine, in questo contesto, sono ben chiari anche i vantaggi per chi vende: è più semplice trovare acquirenti e si ottiene un’entrata immediata.
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