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CONTROLLI NELLE SRL: COME FUNZIONANO?

La riforma della disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza introduce maggiori controlli nelle Srl, svolti da parte di sindaci unici e revisori. Gli stessi saranno tenuti ad inviare se avvertono i sintomi della crisi o quando appaiono i primi indizi di gravi irregolarità da parte dagli amministratori.

Di conseguenza, con la nuova disciplina, viene introdotto l’obbligo di nomina e cessazione del collegio, del sindaco unico o del revisore. Ad oggi non esistono sanzioni mirate a chi non provvede alla nomina, in quanto le società obbligate a nominare un organo di controllo, qualora non provvedano, saranno sostituite nella nomina dal tribunale, su richiesta degli interessati o su segnalazione dei registri delle imprese depositari dei bilanci. Viene poi esteso il numero degli esercizi, da due a tre, in cui la società non deve superare i nuovi parametri perché possa evitare di nominare l’organo di controllo o il revisore.

Inoltre, tra le altre novità su questo tema, si trova una minore responsabilità dei sindaci per i danni provocati dagli amministratori qualora, nel momento in cui evidenziano una situazione di crisi, facciano tutto ciò in loro possesso per evitarla o allarmare le autorità.

Infine il collegio sindacale è escluso dalla responsabilità solidale con gli amministratori, nel caso in cui provveda a segnalare al Cda e all’organismo di composizione della crisi l’esistenza dei fondati indizi della stessa. La deresponsabilizzazione del collegio riguarda le conseguenze pregiudizievoli dei fatti e delle omissioni successivi alla predetta segnalazione. Ne deriva che i sindaci continueranno a essere responsabili solidalmente agli amministratori e che per questo, si spera che agiscano il prima possibile.

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