L’approccio consuntivo basato su dati contabili storici dell’azienda può consentire di intercettare situazioni di crisi quando il Dscr (entrate di cassa / uscite di cassa) non può essere utilizzato perché le ipotesi su cui si fonda non sono considerate affidabili.
In questo caso occorre considerare i cinque altri indicatori individuati dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e cioè:
-Indice di sostenibilità degli oneri finanziari (rapporto tra oneri finanziari e fatturato);
-Indice di adeguatezza patrimoniale (rapporto tra patrimonio netto e debiti totali);
-Indice di ritorno liquido all’attivo (rapporto tra cash-flow e attivo);
-Indice di liquidità (rapporto tra attività a breve termine e passivo a breve termine);
-Indice di indebitamento previdenziale e tributario (rapporto tra la somma degli indebitamenti previdenziali e tributari e l’attivo);
Il primo e il secondo indice ricoprono un ruolo particolarmente significativo nel modello, in quanto la riforma ex art. 13 fa esplicito riferimento sia al rapporto tra oneri finanziari e fatturato, che a quello tra patrimonio netto e debiti totali, giudicandoli particolarmente efficaci nel valutare lo stato di salute un’azienda.
Il terzo e il quarto indice pongono l’accento sulla capacità dell’azienda di generare cassa, pur affrontando il tema da prospettive differenti. L’indice di ritorno liquido all’attivo infatti misura l’efficienza con cui le attività generano cassa ed è indicativo della marginalità dell’impresa. L’indice di liquidità, invece, confrontando i flussi della gestione corrente in entrata e in uscita misura la sostenibilità dell’organizzazione nel breve periodo e fornisce informazioni utili alla stima della solvibilità dell’impresa nei sei mesi successivi.
L’ultimo indice si rivela particolarmente utile per due motivi. Il primo perché l’incremento del debito tributario e previdenziale è un forte indicatore di crisi, il secondo perché consente di tenere sotto controllo il rischio che i creditori pubblici qualificati procedano a segnalare la società all’organismo di composizione della crisi d’impresa.
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