Il bilancio di esercizio è indubbiamente il principale biglietto da visita dell’impresa agli occhi dei finanziatori e investitori, sia per quanto riguarda la finanza ordinaria (banca, leasing e factoring) che per quella alternativa (private equity, private debt e quotazione in borsa).
L’azienda deve quindi mostrare numeri convincenti, tant’è vero che gli istituti di credito attendono di avere i bilanci per valutare le pratiche di affidamento e il rinnovo o meno dei fidi, così come la loro variazione infatti dipende dalla performance mostrata dai dati numerici.
Non è però sufficiente considerare il bilancio di fine esercizio come unico documento di rappresentazione dell’andamento aziendale ma occorre porre l’attenzione altresì su documenti prospettici di massima importanza quale il forecast, il budget e il piano pluriennale.
Il forecast consente di misurare l’andamento della gestione fino a una certa data e di proiettare poi i valori per individuare la presumibile chiusura dell’esercizio in corso.
Il budget invece rappresenta lo strumento che permette, partendo dai dati dell’anno precedente, di costruire le previsioni sull’anno successivo.
Il piano pluriennale, infine, a tre o cinque anni, permette di immaginare le performance di un arco temporale futuro.
La suddetta pianificazione deve essere affiancata poi dalla fondamentale attività del controllo di gestione.
Tale attività ha una duplice finalità: la prima quella di misurare le performance (meglio se mensile) e di correggere la gestione qualora queste non appaiano soddisfacenti; la seconda per evidenziare gli scostamenti fra il consuntivo e quanto preventivato in fase di proiezione.
Lo Studio Michele Magro s.r.l. fornisce innovativi strumenti di analisi e controllo delle performance aziendali per monitorare l’andamento aziendale in modo semplice ed efficace.
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