La legge di bilancio 2022 proroga il credito di imposta per gli investimenti relativi ai beni innovativi interconnessi “Industria 4.0”, con la possibilità di usufruire dell’agevolazione anche per il triennio 2023-2025 in relazione al piano nazionale di Transizione 4.0.
Il beneficio fiscale, calcolato direttamente come percentuale del costo di acquisizione del bene, sarà così suddiviso:
Beni tradizionali anno 2022
– Materiali, con aliquota del 6% fino ad un massimo di spesa di 2 milioni di €
– Immateriali, con aliquota del 6% fino ad un massimo di spesa di 1 milione di €
Dal 2023 scompare l’incentivo per questi beni strumentali non 4.0.
Beni 4.0
– Materiali (interconnessi) anno 2022 aliquota del 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di €, 20% oltre 2,5 milioni e fino ai 10 milioni di €, 10% oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di €.
Dall’anno 2023 le aliquote scenderanno rispettivamente al 20%, 10% e 5%.
– Immateriali (software 4.0) anno 2022 aliquota del 20% per investimenti fino a 1 milione di €.
Dall’anno 2023 al 2025 le aliquote scenderanno rispettivamente al 20%, 15% e 10%.
Per rientrare nella quota 2022 gli investimenti devono essere sostenuti nel periodo dal 01/01/2022 al 31/12/2022. Il periodo può essere esteso al 30/06/2023 a condizione che l’ordine sia stato accettato dal venditore e che sia stato versato l’acconto del costo di acquisto pari ad almeno il 20% entro il 31/12/2022.
Rientrano nelle precedenti agevolazioni gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022 per i quali entro il 31 dicembre 2021 sia stato firmato l’ordine e pagato un acconto di almeno il 20%.
Il credito d’imposta 4.0 sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione.
Lo studio Michele Magro è a Vs. disposizione per supportarvi nella valutazione dell’investimento.