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Microcredito alle PMI: che cos’è e cosa fare per accedere al bando

Prestiti fino a 35 mila euro, restituibili in 7-10 anni, per autonomi, PMI, micro imprese, professionisti, singoli imprenditori, che vogliono aprire un’attività: ecco il sunto del bando Microcredito PMI. Si definisce MICROCREDITO lo strumento finanziario che si rivolge a quei soggetti che non hanno tutte le garanzie per ottenere un prestito bancario; per aderirvi sarà fissato un “Click day” all’inizio del prossimo mese di aprile. Nel fondo dedicato, un totale di 40 milioni di Euro.

In attesa del Click Day, il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, in qualità di partner dell’iniziativa, ha aperto un portale dedicato dove trovare approfondimenti e novità e ove verrà a breve pubblicato  l’elenco suddiviso per provincia degli iscritti che si sono resi disponibili ad offrire prima assistenza e le informazioni iniziali in maniera gratuita.

Chi può beneficiare del Microcredito…

Chi voglia avviare o sviluppare di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa.

1. Lavoratori autonomi (professionisti ordinistici e non) titolari di partita Iva da meno di cinque anni e con massimo 5 dipendenti;

2. Imprese individuali titolari di partita Iva da meno di cinque anni e con massimo 5 dipendenti;

3. Società di persone, società tra professionisti, srl semplificate, società cooperative titolari di partita Iva da meno di cinque anni e con massimo 10 dipendenti.

…e chi ne è escluso:

Sono  escluse le imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, i seguenti requisiti:

a) aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila;

b) aver realizzato, in qualunque modo risulti, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell’istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila;

c) in ogni caso, non avere, un livello di indebitamento superiore a 100.000 Euro.

Ammontare e caratteristiche dei finanziamenti:

Il prestito base è pari a 25.000 euro, che può salire fino a 35.000 in una fase successiva, in base alla puntualità dei pagamenti e al raggiungimento di risultati intermedi soddisfacenti e in linea a quanto previsto nel progetto finanziato.

Il rimborso dei finanziamenti è regolato sulla base di un piano con rate aventi cadenza al massimo trimestrale. La data di inizio del pagamento delle rate può essere posposta per giustificate ragioni connesse con le caratteristiche del progetto finanziato. La durata massima del finanziamento è di sette anni, che possono arrivare a dieci solo nel caso in cui il Microcredto serva al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie.

Finalità dei finanziamenti:

La concessione di finanziamenti è finalizzata, anche alternativamente:

a) all’acquisto di beni, ivi incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività’ svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative (durata massima 7 anni);

b) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori (max 7 anni);

c) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti, nonché dei soci (max 7 anni);

d) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie del finanziamento (max 10 anni).

A chi devo rivolgermi per accedere al bando?

Fase 1

Contattare uno dei Consulenti del Lavoro elencati sul sito www.consulentidellavoro.it, quali professionisti disponibili ad avviare la pratica. Dotarsi di un piano imprenditoriale, di un’idea sostenibile; verificare il possesso dei requisiti normativi e di tutta la documentazione necessaria: copia carta d’identità e codice fiscale del richiedente, certificazione attribuzione partiva iva, certificato di iscrizione CCIAA o certificato iscrizione ordine professionale, libro unico del lavoro, ultimi tre bilanci.

Fase 2

Prevede la presentazione, a cura del consulente del lavoro, dell’istanza secondo i tempi e le modalità che saranno diramate dal Mise nei prossimi giorni.

Fase 3

Ricevuta la conferma della prenotazione delle risorse dal Ministero dello sviluppo economico, bisognerà rivolgersi ai soggetti abilitati allo svolgimento dell’attività di microcredito iscritti nell’elenco di cui all’articolo 111 del TUB (banche e nuovi operatori specializzati nel microcredito) per avere liquidata somma concessa.

Fase 4

Il Consulente del Lavoro avvierà quanto necessario a livello amministrativo per l’inizio dell’attività (nel caso di neo-imprenditori), ovvero seguirà la regolare erogazione del finanziamento e la realizzazione del piano imprenditoriale presentato.

Vi interessano approfondimenti in merito? Consultate questa utile GUIDA a cura dei Consulenti del Lavoro e, come sempre, non esitate a contattare i nostri esperti!

 

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