Novità 2019 sul Credito d’Imposta per R&S
Il Bonus ricerca e sviluppo 2019 è un’agevolazione fiscale, prevista già dal biennio 2015-2016 e prorogato fino al 31 Dicembre 2020, che spetta alle imprese di qualsiasi forma giuridica che effettuano investimenti in attività di Ricerca e Sviluppo al fine di aumentare l’innovazione e la loro competitività.
Dal 2015 alla Legge di Bilancio 2019 sono state introdotte diverse modifiche alla disciplina, tuttavia restano invariati la base di riferimento su cui calcolare l’investimento aggiuntivo in R&S (la media annua del triennio 2012-2014) ed il livello minimo di spese ammissibili per accedere al credito, fissa a 30.000 €.
Le principali novità del 2019 riguardano gli investimenti ammissibili, le aliquote, il limite annuale e l’obbligo di certificazione contabile e di redazione di una relazione tecnica. Ma andiamo per gradi.
Per quanto riguarda gli investimenti ammissibili viene ulteriormente suddivisa la categoria delle spese del personale, distinguendo tra personale subordinato e personale titolare di un rapporto di lavoro autonomo o diverso dal subordinato, e la categoria delle spese per contratti di ricerca extra muros, distinguendo tra i contratti stipulati con Università, enti di ricerca o PMI innovative e quelli stipulati con altre imprese (escludendo comunque le imprese del medesimo gruppo).
Viene, inoltre, prevista una nuova tipologia di costi ammissibili prima esclusa dal credito d’imposta: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati in attività di R&S.
L’aliquota del 50%, che nel biennio 2017/2018 veniva applicata a tutte le fattispecie, viene limitata alle spese per il personale subordinato direttamente impiegato in attività di R&S e i contratti di ricerca extra muros stipulati con Università, enti di ricerca o PMI innovative (fra le quali rientriamo noi, Studio Magro).
Per le restanti fattispecie l’aliquota applicabile è del 25%.
Il limite massimo di credito annuale spettante al beneficiario passa da 20 a 10 Milioni di Euro.
Infine, sono necessari degli adempimenti documentali: è stato introdotto l’obbligo di certificazione contabile (rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti o da un revisore legale ed attestante l’effettivo sostenimento delle spese) e di una “relazione tecnica” volta a evidenziare finalità, contenuti e risultati dei progetti di R&S.
Contattaci per scoprire come sfruttare l’agevolazione fiscale.